caldaie condensazione roma

Caldaie a condensazione: come funzionano e perché conviene installarle

Una delle tecnologie più avanzate utilizzate sulle caldaie destinate al riscaldamento domestico e alla produzione di acqua calda sanitaria è senza dubbio la condensazione, una tecnologia in grado di ottimizzare i consumi tramite un significativo aumento del rendimento utile rispetto ai generatori di calore tradizionali e, allo stesso tempo, di migliorare l’ attuale situazione ambientale problematica relativa alle emissioni dei gas ad effetto serra.

Andiamo a vedere in che modo questi generatori di calore riescono ad ottenere quanto sopra esposto :

Il principio di funzionamento dei generatori di calore a condensazione si basa sul far ” ri-circolare”  il calore  presente nei fumi di scarico della caldaia (che nelle caldaie tradizionali viene espulso direttamente con temperature molto alte) attraverso un apposito scambiatore che trasmette gran parte di questo calore all’ acqua.

I vantaggi immediati sono evidenti.

Come funzionano le caldaie a condensazione

Prima di tutto si riutilizza una energia che altrimenti andrebbe sprecata (il calore dei fumi di scarico) ottenendo un rendimento utile molto elevato e, in secondo luogo ,si produce un minore inquinamento atmosferico grazie ad una temperatura dei fumi in uscita molto più bassa rispetto alle caldaie tradizionali.

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In linea di massima, i vantaggi relativi al montaggio di una caldaia a condensazione sono :

  • un rendimento utile pari al 10 – 15% in più rispetto ad una caldaia tradizionale, rendimento utile innalzabile fino al 20 – 30% in più con l’ installazione delle valvole termostatiche sui radiatori, il corretto isolamento termico, circuitazioni corrette, regolazioni accurate e a portata variabile.
  • maggior rispetto dell’ambiente con basse emissioni inquinanti dovute, oltre che al principio di funzionamento in sè, anche alla ottimizzazione del processo di combustione attraverso un bruciatore a premiscelazione nel quale la miscela aria – gas dosata elettronicamente viene inviata al bruciatore garantendo, appunto, un rapporto aria – gas molto preciso e costante e, di conseguenza, una combustione molto efficiente e anche estremamente pulita con emissioni di NOx eCO bassissime.
  • possibilità di installazione, in specifiche situazioni, con scarico fumi direttamente in facciata, quindi senza l’obbligo di collegamento a camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione con sblocco sopra il tetto dell’edificio.
  • possibilità di combinare la caldaia a condensazione con un sistema solare termico per la produzione della sola acqua calda sanitaria con riduzione del fabbisogno energetico complessivo fino a più del 50% rispetto alle utenze di una casa già isolata secondo lo standard edilizio del 2006.
  • possibilità di accedere alle agevolazioni fiscali relative agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici introdotti nel 2007 con una detrazione di imposta del 65% fino ad un massimo di 30.000 euro da ripartire in 10 quote annuali di uguale importo per i lavori di sostituzione generatore di calore, smontaggio e dismissione dell’impianto esistente, posa in opera, prestazioni professionali ed eventuali interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento dell’acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione.
  • possibilità di ricevere un ulteriore incentivo, ottenuto grazie all’attività di Assotermica, sul modello del Conto Energia, destinato alle rinnovabili termiche e ai piccoli interventi di efficienza energetica per agevolare la sostituzione degli impianti nella Pubblica Amministrazione. L’incentivo prevede un contributo fino a un massimo del 40% della spesa sostenuta, restituito in un periodo di 5 anni fino a un massimo cumulato di 2.300€ per generatori sotto i 35kW e 26.000€ per generatori di potenza superiore.
  • possibilità di ricevere i cosiddetti “certificati bianchi”, ovvero titoli di efficienza energetica che sono scambiati sul mercato con un valore economico. Tali titoli sono emessi dal Gestore del Mercato Elettrico dopo un’accurata verifica sul risparmio energetico ottenuto condotta dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e hanno l’obiettivo di incentivare gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica negli usi finali.

Per finire alcune considerazioni di carattere generale sulla installazione e gestione degli impianti di riscaldamento.

Le caldaie a condensazione, pur costituendo una tipologia di apparecchi con soluzioni tecniche innovative tale da collocarle al di fuori della usuale classificazione degli apparecchi utilizzatori a gas, non possono e non devono in linea di principio avere caratteristiche costruttive e funzionali in disaccordo con le norme di sicurezza o con le regole di buona tecnica, valide per gli apparecchi e le installazioni tradizionali.

Ciò è ormai possibile già dal luglio 2003, data di pubblicazione della norma UNI 11071 “Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini. Criteri per la progettazione, l’installazione, la messa in servizio e la manutenzione”, punto di riferimento per gli impianti con apparecchi a condensazione di potenza termica nominale non maggiore di 35 kW.

Per la progettazione dell’impianto interno e la ventilazione dei locali, la norma rimanda poi alle relative UNI 7129 e UNI 7131.

La caldaia è, senza dubbio, un apparecchio piuttosto complesso ed ecco perché la sicurezza dovrebbe essere il primo e imprescindibile criterio di valutazione.

Per essere sicure, le caldaie devono soddisfare i requisiti essenziali previsti dalle direttive europee e, prima di essere immesse sul mercato devono essere sottoposte a verifica da un organismo notificato (ad esempio, in Italia, IMQ) e, una volta commercializzate, devono essere sottoposte dall’Organismo a sorveglianza periodica della produzione. Ad esempio, le caldaie che riportano la marcatura CE seguita dal numero 0051, sono caldaie la cui produzione è sorvegliata da IMQ.

Come già accennato, affinché un impianto possa funzionare correttamente e possa garantire tutti i vantaggi elencati e mantenere il suo animo “green”, è importante effettuare una regolare manutenzione.

A questo proposito, è fondamentale il libretto di istruzioni dell’impianto, che deve essere redatto nella lingua del paese in cui la caldaia verrà venduta e che viene fornito durante l’installazione della caldaia. Il libretto deve riportare tutti i dati dell’impianto, quelli dell’installatore, le informazioni circa il regolare funzionamento della caldaia, le operazioni di verifica e controllo necessarie e le analisi di combustione effettuate. Dopo ogni controllo, chi si occupa della manutenzione è tenuto a compilare i vari moduli che dichiarano quali interventi sono stati effettuati e rilasciare la regolare ricevuta, che va conservata insieme alla documentazione relativa all’impianto.

I consigli di Assotermica e IMQ per l’installazione e la manutenzione della caldaia

  • La scelta del tipo di caldaia dipende da diversi fattori: dimensione, struttura e ubicazione della casa e composizione del nucleo familiare. Per valutare tutti i fattori e scegliere la caldaia più adatta alle proprie esigenze, è utile rivolgersi a operatori termotecnici qualificati. Per ottimizzare i consumi, inoltre, la caldaia scelta dovrà anzitutto essere ben proporzionata, in termini di potenza, alle condizioni della casa da riscaldare in modo da non provocare sprechi di combustibile e conseguentemente di denaro.
  • Per l’installazione, rivolgersi a un tecnico qualificato che deve rilasciare la “dichiarazione di conformità dell’impianto”. Inoltre, in fase d’installazione deve verificare il corretto tiraggio della canna fumaria ed effettuare una verifica di corretto funzionamento.
  • La manutenzione della caldaia deve essere eseguita secondo le indicazioni riportate, dal costruttore dell’apparecchio, nel libretto di istruzioni e comunque almeno una volta all’anno. Ogni due anni, invece, va eseguita la verifica del rendimento di combustione della caldaia.
  • Le operazioni di manutenzione e di verifica vanno affidate a un’impresa abilitata: è consigliabile chiedere in visione all’impresa il certificato di abilitazione. Il modo migliore è stipulare con l’impresa un contratto che assicuri una manutenzione preventiva e programmata.

In particolare il contratto con l’impresa incaricata della manutenzione dovrebbe prevedere:

  • l’esecuzione di tutte le operazioni di manutenzione necessarie per garantire la sicurezza e il corretto funzionamento di tutte le apparecchiature d’impianto;
  • la prova biennale del rendimento di combustione per le caldaie con potenza fino a 35 kW, da effettuarsi con le apposite apparecchiature;
  • la tenuta e l’aggiornamento del Libretto di Impianto a cura dell’impresa;
  • la compilazione del modello H, da trasmettere al Comune o alla Provincia per l’autodichiarazione;
  • l’impegno dell’impresa a intervenire con rapidità in caso di chiamate d’urgenza dovute a guasti improvvisi;

il rilascio al cliente dopo ogni intervento di una bolla di lavoro, valida anche a fini fiscali, contenente le operazioni di manutenzione e/o le verifiche effettuate e la dichiarazione che tali interventi sono stati eseguiti a norma di regola.